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Catalogo topografico descrittivo Manoscritti autografi Esc. J. III. 31
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Esc. J. III. 31

mm. 220x160; cc. 117, di cui due di guardia non num. e le rimanenti numerate al margine superiore recto, con le cifre 1-115, legate in pergamena; autografo del Maurolico (numerazione compresa) contiene il suo rifacimento (edito postumo a Messina nel 1654) dei primi quattro libri (i soli conservatici nella traditio greca) del trattato di Apollonio di Perge sulle sezioni coniche; il ms. è privo delle `divinationes' mauroliciane, presenti nell'edizione a stampa, di due dei libri perduti (rispettivamente il V e il VI). Le condizioni del ms., steso con grafìa ordinatissima, con caratteri distinti per le singole parti di cui è costituito (più grandi per le parti introduttive, gli enunciati delle proposizioni e più minuti e pieni di abbreviazioni per il corpo delle dimostrazioni), non sono generalmente buone; le singole cc. presentano margini fragili e spesso corrosi; la legatura è tale da ridurre fortemente i margini interni, sì da impedire o quanto meno da rendere difficoltosa la lettura delle poche glosse ed aggiunte che ivi si trovano, comprendendovi la numerazione delle propp., scritte al recto; le numerosissime figure geometriche sono estremamente nitide e di splendida fattura (cfr. Guillermo Antolín, Catálogo de los códices latinos de la Real Biblioteca del Escorial, II, Madrid, 1911, p. 502, non è precisata la provenienza; ma v. anche Colophons de manuscrits occidentaux des origines au XVIe siècle, tome II, publié par les Bénédictins du Boaveret, Fribourg, 1967, p. 99).
cc. 1*r-2*v bianche.
cc. 1r-38v - Libro primo delle coniche (ed. cit., pp. 5-51), così intestato:

APOLLONII PERGAEI CONICORVM ELEME(N)-

TORVM LIBER PRIMVS.

Inc.: APOLLONIVS EVDEMO S.D. // Si corpore bene vales, & alia [...];

Expl.: [...] Vocentur autem tales Sectiones, Coniunctae siue Contrapositae ad Coniunctionem.

Consta della lettera prefatoria di Apollonio a Eudemo (c. 1r), delle `Diffinitiones primae' (cc. 1v-2r), e di 56 `propositiones' («quarum quaedam sunt theoremata, quaedam problemata»), numerate al margine sinistro con ordinali arabi, e intercalate da vari lemmi, scolii e corollari; il testo offre poche cancellature e ripensamenti, corrispondendo in buona sostanza a quello edito; colophon finale, privo di data e senza varianti rispetto all'edizione, a c. 38v:

CONICORVM ELEMENTORVM LIBRI

PRIMI FINIS

*
cc. 38v-64v - Secondo libro (ed. cit., pp. 52-85), intestato:

APOLLONII PERGAEI CONICORV(M) ELEMEN-

TORV(M) LIBER SECVNDVS.

Inc.: APOLLONIVS EVDEMO // S.D. // Si uales, bene se habet. et ipse [...].

Expl.: [...] ad datum angulum .abg. Incidet. // Ellipsis igitur .abg. est quae describenda proponitur.

Consta della breve epistola di Apollonio ad Eudemo (la seconda in tutto il trattato, a c. 38v) e di 85 `propositiones' (tra `theoremata' e `problemata'), anch'esse intercalate da lemmi, scolii e corollari; colophon privo di data a c. 64v, identico a quello presente nell'edizione a stampa:

CONICORVM ELEMENTORVM LIBRI SECVNDI

FINIS

Il testo presenta parecchie cancellature, glosse ed aggiunte varie marginali, inglobate nell'edizione a stampa; in calce a c. 57r la data: «Panhormi .23. feb. // 1547.»; una prima redazione della prop. 50, a cc. 57v-58r, con alla fine la notazione: «hucusque Castellobono.», è cancellata per intero con tratti obliqui di penna e riscritta immediatamente dopo, con altre cancellature, nell'identica stesura dell'edizione a stampa).

cc. 65r-98r - Terzo libro (ed. cit., pp. 86-128), intestato:

APOLLONII PERGAEI CONICORV(M) ELEME(N)-

TORV(M) LIBER TERTIVS.

Inc.: PROPOSITIONES, QVAE SVNT THEO- // remata // Si Coni sectionem [...];

Expl.: [...] ad quadratum ab Quod iam proponebatur demonstrandum.

Consta di 56 `propositiones' («quae sunt theoremata»), seguite da parecchi lemmi, scolii e corollari; colophon con data a c. 98r, identico a quello presente nell'edizione a stampa:

TERTII LIBRI CONICORVM APOLLONII

PERGAEI FINIS.

Panhormj

+ hora noctis .2 1/2. quae sequitur diem y [scil. Iovis]

qui fuit 2us. Iunij. Vae Indictionis

1547.

franciscus Maurolycus.

magno Cum labore, vigilijsque

Correctum

Scribebat.

Seguono 7 asterischi disposti a triangolo isoscele rovesciato; a c. 80r, dopo la "Additio" che segue la 26a proposizione (ed. cit., p. 108), si legge la nota: «hucusque Cast.b [scil. Castellobono] // 5°. maij 1547.»; a c. 86v, dopo la dimostrazione della prop. 37 e prima dello `scholium' (ed., p. 116), si ha una serie di figure illustrative con nomenclatura in greco delle varie sezioni coniche; a c. 92v, in calce alla dimostrazione della prop. 48, la notazione, inesistente nella stampa: «Descriptio Hyperboles deerat In // exemplari graeco.».

cc. 98v-115r - Quarto ed ultimo libro (ed. cit., pp. 129-150):

APOLLONII PERGAEI

CONICORVM ELEMENTORVM

LIBER QVARTVS.

Inc.: PROPOSITIONES, QVAE SV(N)T THEO- // REMATA // Rogatione Eutocij Ascalonitae. // Prius quidem [...].

Expl.: [...] Verum est ergo, quod proponitur demonstrandum.

Consta della «Rogatione Eutocij Ascalonitae» (a cc. 98v-99r), nell'edizione divenuta `epistola di Apollonio ad Attalo' (p. 129), e di 50 `propositiones', al solito intercalate con lemmi, scolii, corollari e talune `additiones'; a c. 115r un colophon elaborato, completo di data e rendimento di grazie in greco come nell'edizione a stampa:

+ Quarti libri Conicorum Apollonii Pergaei

finis.

PANHORMI .VIII. KALENDAS IVLIAS.

M .D. XXXX. VII.

franciscus Maurolycus, multa dili-

gentia emendatum ac re-

stitutum scribe

bat.

qew~~/ dovxa.

Seguono i soliti 7 asterischi disposti a forma di triangolo isoscele rovesciato (precede inoltre la parola «PANHORMI» un ben delineato tralcio ornamentale).

c. 115v bianca.

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