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8.4.1  Scambi nel testo nei testimoni

Supponiamo di avere due testimoni, A e B e che la situazione sia la seguente:

  • A: ... perfectus numerus producitur ex multiplicatione ultimi in serie pariter parium ab unitate dispositorum, in totum aggregatum ipsorum, dum tamen tale aggregatum sit numerus primus, hoc est a nullo, preterquam ab unitate, numeratus.

  • B: ... in totum aggregatum ipsorum, dum tamen tale aggregatum sit numerus primus, hoc est a nullo, preterquam ab unitate, numeratus, perfectus numerus producitur ex multiplicatione ultimi in serie pariter parium ab unitate dispositorum.

Come si vede, B tramanda il brano ``perfectus numerus ... dispositorum'' dopo ``numeratus'' e di questo vorremmo dar conto in nota:

1 ... perfectus1 numerus producitur ex multiplicatione ultimi in serie pariter parium ab unitate dispositorum, in totum aggregatum ipsorum, dum tamen tale aggregatum sit numerus primus, hoc est a nullo, preterquam ab unitate, numeratus. 2 ...
1perfectus ~ dispositorum hoc loco A   post numeratus B

Vale a dire: ``in A il brano che in TC va da `perfectus' a `dispositorum' si trova in questo punto [hoc loco]; in B si trova dopo `numeratus' ''.

Come si vede questo tipo di nota è assai piú elegante di quanto si sarebbe potuto ottenere usando \TV[longa]. Ma la classe ha un prezzo, anche per le trasposizioni. Per ottenere questo risultato dovremo far uso di una nuova macro, \TV[duplex], che ha una sintassi piú complessa di quella di \TV[longa].

Essa è stata strutturata in modo da sapere dove si trovano l'inizio e la fine del primo brano [perfectus ... dispositorum] e la fine del secondo [ ... numeratus]. A questo scopo occorrerà indicare mediante una seconda coppia di \CR -- \LB la situazione che viene a verificarsi, in questo modo:

\Unit ... \TV[duplex]{
                     {A:\CR{pane}\DES{hoc loco}:perfectus}
                     {B:\CR{burro}:}
                     } numerus producitur
ex multiplicatione ultimi in serie pariter parium
ab unitate \LB{pane}{dispositorum}, in totum
aggregatum ipsorum, dum tamen tale aggregatum
sit numerus primus, hoc est a nullo, preterquam
ab unitate, \LB{burro}{numeratus}. \Unit ...

La struttura di \TV[duplex] è dunque praticamente identica a quella di \TV[longa]. Tuttavia, nel campo {.b.} di \TV[duplex] va lasciato vuoto il terzo sottocampo (che sarebbe destinato alla lezione, qui assente), inserendo nel secondo sottocampo (invece di una descrizione di B come nel caso di \TV[longa]) un segnale che dica dove B ha trasposto il testo: cioè un secondo \CR (quello etichettato con burro) cui corrisponderà un secondo \LB (anch'esso etichettato con burro) che segnala il punto (numeratus) dopo il quale si trova il brano in B.

Occorre anche osservare l'uso di \DES{} per introdurre la locuzione ``hoc loco''



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