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8.4.3  Scambi congetturali

\TV[duplex] può, ovviamente, essere utilizzata anche nel caso che l'editore, per qualche sua ragione, voglia trasporre un brano. Riprendiamo l'esempio trattato nel § 8.3 utilizzando \TV[longa], anche per far meglio vedere la differenza di uso e di risultato fra questa macro e \TV[duplex].

Disponiamo dunque di un unico testimone, A, che legge

  • A: Namque superficies ex similibus conicis superficiebus talium solidorum componuntur.

e l'editore vuole ottenere

  • TC: Namque superficies talium solidorum componuntur ex similibus conicis superficiebus.

Nel caso precedente si era costretti a riportare in nota l'intero passo di A. Usando \TV[duplex] si potrà invece ottenere:

1 Namque superficies talium1 solidorum componuntur ex similibus conicis superficiebus.
1talium ~ componuntur huc transposui   post superficiebus A

Cioè: ``ho spostato io qui [huc transposui] il brano `talium ... componuntur'; in A si trovava dopo `superficiebus' ''. La nota si otterrà in modo simile a quanto visto sopra, ma --- si tratta di un intervento congetturale --- utilizzando \ED e non \DES :

\Unit Namque superficies \TV[duplex]{
               {*:\CR{acqua}\ED{huc transposui}:talium}
               {A:\CR{fuoco}:}
                                     } solidorum
\LB{acqua}{componuntur} ex similibus conicis
\LB{fuoco}{superficiebus}.

Come si vede la situazione è praticamente la stessa di quella delle trasposizioni dei copisti, salvo per il fatto che l'editore segnala chi ha compiuto la trasposizione utilizzando \ED{} invece di \DES{}. Nell'esempio abbiamo scritto ``huc transposui'', se il testo critico fosse curato da piú di un editore si scriverebbe ``huc transposuimus'', se la trasposizione l'avesse effettuata Clagett, ``huc transp. Clagett'' eccetera.



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