<  o  >

3.8  Macro per la scansione e la descrizione del testo

3.8.1  Suddivisione in ``proposizioni''

Come si è detto, per il futuro ricupero dell'informazione contenuta nell'edizione è essenziale che il testo venga scandito in unità e sottounità. Le unità le chiameremo convenzionalmente ``proposizioni''; le sottounità, ``paragrafi''.

Diciamo convenzionalmente, per due tipi di motivi: in primo luogo non tutti i testi mauroliciani sono divisi in proposizioni vere e proprie; inoltre anche i testi matematici cosí suddivisi recano spessissimo ``proposizioni'' non numerate (lemmi, corollari, scolii, agggiunte). L'editore provvederà quindi a spezzare il testo in ``proposizioni'' fittizie (non c'è da preoccuparsi: non apparirà nulla di stampato)10. Per suddividere in proposizioni si utilizza la macro:

\Prop{}

Come si è appena detto essa non fa nulla, salvo tenere un registro delle proposizioni introdotte. Le {} servono ad ``appiccicare'' alla ``proposizione'' uno o piú argomenti. L'attribuzione degli argomenti è compito dell'editore: vi torneremo fra un attimo (§ 3.8.3). L'editore (o anche il trascrittore: l'editore potrà in seguito affinare il suo lavoro) prima dell'inizio di una ``proposizione'' scriverà dunque \Prop{} e in seguito attribuirà degli argomenti a quel passo del testo.


10  Per maggiori indicazioni su come si devono operare queste suddivisioni, cfr. § 11.2.

<  o  >