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4.4  Lacune materiali

4.4.1  Parole non piú leggibili, macchie d'inchiostro, fori nella carta e simili piacevolezze in una parte della tradizione

Succede spesso che trascrivendo un testimone ci si imbatta in una delle situazioni descritte nel titolo di questo paragrafo: in altre parole che un testimone presenti una lacuna materiale, provocata cioè da una situazione oggettiva13. Se, tuttavia, il testo è comunque tràdito dal resto della tradizione, la cosa non sarà irrimediabile, ma dovrà essere segnalata nel modo illustrato dal seguente esempio. I testimoni rechino questo testo:

A: et erit aequalis quadrato
B: et erit triangulum aequalis quadrato

dove il indica che ci trova di fronte ad una delle situazioni elencate qui sopra. Se ne darà conto in questo modo:

et erit triangulum1 aequalis quadrato
1triangulum B   non legitur A

ovvero: ``B legge triangulum, A non si legge''.

La lacuna verrà registrata utilizzando la macro \NL, che produce l'espressione ``non legitur''; e non sarà male, inoltre, che si provveda a illustrare la situazione con un commento (utilizzando la macro \Comm, vedi § 3.3). Si scriverà dunque:

et erit \VV{
           {B:triangulum}
           {A:\NL}
           }\Comm{In A al posto di ``triangulum''
                  c'{\`e} una macchia d'inchiostro}
           aequalis quadrato

\NL provvede poi a stampare i tre asterischi (***) nel testo di A.

Se però le parole illeggibili fossero piú di due o tre (ovverossia ci si trova di fronte a una lacuna materiale lunga) si procederà come indicato nel § 7.1.1.5.


13  Sottolineiamo che, per parlare di lacuna materiale l'impossibilità della lettura deve essere oggettiva: per altri tipi di situazione si veda il § 3.3.1

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