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5.3.2.3  Caso tre

Consideriamo lo stesso caso di prima, solo che questa volta B2 non solo ha depennato dal testo di B la lezione ``et secundae'' che seguiva immediatamente ``primae'', ma ha anche aggiunto in margine, apponendo un segno di richiamo, la lezione ``per 5 quinti Euclidis''. A e C portano invece la sola lezione ``primae'' senza interventi del copista o di altre mani. Dopo un attento esame, l'editore stabilisce che il correttore cui appartiene la mano B2 ha ripristinato il testo originale di Maurolico modificato invece da ABC. Scriverà allora

est aequalis primae1, per 5am 2di Euclidis2, ergo ...
1primae A B2 C   primae et secundae B
2per 5am 2di Euclidis:   om. A B C    signo posito in marg. add. B2

usando \VV e \MARGSIGN:

est aequalis \VV{
                {A/B2/C:primae}
                {B:primae et secundae}
                }, \VV{
                      {*:per 5\Sup{am} 2\Sup{di} Euclidis}
                      {A/B/C:\OM}
                      {B2:\MARGSIGN\DES{add.}:}
                      }, ergo ...

e naturalmente la stessa cosa si potrà fare in caso di varianti interlineari (usando \INTERL) o di aggiunte marginali senza segno di richiamo (\MARG).



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