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5.4.2  Un'osservazione sulla punteggiatura

Il nostro sagace lettore si sarà forse accorto che negli esempi qui sopra riportati la macro \NOTAMARG è stata attaccata all'ultima parola del testo e prima del segno di punteggiatura:

... doctrina\NOTAMARG{ ...  .}.

Nel caso di \VV, invece viene lasciato uno spazio bianco fra l'ultima parola non coinvolta nella variante e l'inzio della macro. Ciò dipende dal fatto che \VV automaticamente provvede ad apporre l'esponente di nota attaccato all'ultima parola del testo che compare nel terzo sottocampo del suo primo campo, testo che --- seconde le regole descritte nel § 4.2.2 sarà quello stampato in TC. Il testo di \NOTAMARG invece, o va in nota o va a finire in un'appendice.

Morale: fate attenzione a dove mettete le vostre macro, controllate frequentemente l'output. E cercate di evitare errori nella punteggiatura. È difficile scovarli tutti, è difficile (se non impossibile) scrivere programmi che possano correggere automaticamente. E un testo con la punteggiatura sbagliata fa una pessima impressione. Per cui cercate di immaginare cosa succederà alla punteggiatura quando introducete una macro nel testo e gli spazi bianchi dentro i suoi campi e nelle immediate vicinanze.



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