Universita' Nazionale Somala


ZOOM: Ogni volta che si parla tra gli amici di argomenti relativi agli esami del biennio, i corsi ecc.. la classica domanda che aspetto da loro, e VI GIURO che mi chiedono sempre e' la seguente: Ma tu dove gli hai fatti questi esami? Ecco una risposta. Come era l'Universita' della Somalia, chi l' ha progettata, chi insegnava ecc.. perche' sono qui a Pisa?.

Ah, dimenticavo: l'Universita' Nazionale Somala era (ed e' ancora) l'unica al di fuori del territorio nazionale italiano dove si insegna in lingua italiana.


Se hai qualcosa da chiedermi oppure ti va di suggerirmi, non esitare a mandarmi un mail, non ti costa altro che cliccare sul mio nome qui accanto, ed io da parte mia, ti ringrazio in anticipo Jama M. Jama

Forse non sapete che tra ex-governo somalo e il governo italiano ci sono stati tanti programmi di cooperazione. A volte si sente dai mezzi di comunicazione che sono in corso delle indagini. Magari avete sentito dai telegiornali che una grossa parte di questi progetti erano montature: come autostrade mai costruite, industrie per fornire medicine mai prodotte, ecc... forse avete anche sentito che almeno una parte di quei soldi non arrivava a destinazione, magari andavano nelle tasche di qualcuno...Non so cosa dirvi: non smentisco ma neanche confermo.
Posso pero' testimoniare una sola cosa: l'universita' nazionale somala era uno dei migliori progetti attivati dalla cooperazione tra le due nazioni in tutti sensi.
Vi ricordo una cosa: tutto quello che diro' nel seguito, rappresenta solo e soltanto cio' che io penso e quindi qualcun altro puo' avere idee diverse dalle mie. Se ci pensate un po', il fatto che ogni essere umano provi e pensi emozioni e idee diverse rappresenta uno dei lati piu' belli dell'essere umano: evviva che ognuno dica quella che pensa:

Come era l'Universita' SNU?

L'Universita' nazionale somala, con sede a Mogadishu, nacque nel 1969 nell'ambito di un progetto del ministero degli affari esteri italiano (MAE) per l'assistenza tecnica alla Somalia. Lo scopo era quello di formare, come in ogni parte del mondo, laureati di nazionalita' somala per i nuovi quadri dirigenti e tecnici del paese.

I primi corsi furono quelli di economia e giurisprudenza. Dal '71 al '73 furono poi istituiti altri corsi di laurea tra cui agraria, chimica, medicina, ingegneria e geologia. Nel 1986 il ministero somalo per l'educazione e cultura fece una ufficiale richiesta all'Universita' di Padova (che gia' gestiva i corsi di laurea in chimica e geologia) di organizzare una facolta' di scienze che comprendesse, oltre ai gia' esistenti corsi di laurea, quelli in matematica, fisica e biologia. Soltanto nel 1987 parti' questa nuova facolta', ed io ho fatto parte del primo gruppo scritto nel semestre luglio-dicembre 1987 al corso di laurea in matematica-fisica.

Chi insegnava i vari corsi?

Quasi tutti i corsi nelle facolta' scientifiche erano tenuti da docenti italiani in quanto era troppo presto perche' i neolaureati somali riuscissero ad avere questi incarichi. Un lento processo di somalizzazione era previsto. In realta' poi il problema dei docenti locali era un altro: erano costretti ad abbandonare l'insegnamento per sopravvivere (un professore somalo percepiva infatti poche migliaia di lire al mese). Giudicate un po' voi.....

A parte qualche consulenza generale, le decisioni amministrative erano nelle mani dei Somali. Non so quanto era decisivo un suggerimento da parte dei consulenti italiani per prendere una certa decisione. C'erano tanti, ma tanti regolamenti che non solo non ci aiutavano per superare certe difficolta' di studio, ma ci impedivano di andare avanti. Il bello e' che non c'e' nessuna altra universita' nel mondo, perlomeno di mia conoscenza, dove siano presenti questi regolamenti. Mi chiedo se i consulenti italiani erano d'accordo sul fatto che si applicassero? forse si', se no che consulenti sarebbero stati....

Quando sono venuto qui in Italia alla fine del '92, ho letto un articolo apparso su uno dei giornali piu` famosi in Italia. L'autore di quell'articolo sosteneva che l'assegnazione delle cattedre (insomma la scelta dei docenti da mandare in Somalia) non era del tutto chiara. In quel tempo non ero in grado di dare un giudizio perche' dovevo ancora conoscere gli italiani. Ora posso dire una cosa: i docenti che ho avuto in Somalia sono tra i migliori nei rispettivi campi di studio.

Facolta' di scienze

Nel nostro piano di studio erano previsti otto semestri, in ognuno dei quali si dovevano sostenere quatro esami. Dopo il VI semestre, lo studente poteva scegliere l'indrizzo in matematica o in fisica. Era prevista anche una breve tesi compilativa. L'anno accademico era in due semestri: luglio-dicembere e gennaio-giugno.

Il VI semestre fu l'ultimo realizzato in completo, in quanto alla meta' del 1990, per motivi di instabilita' e di insicurezza totale del paese, il MAE italiano ha deciso di non mandare piu' i docenti universitari. Sotto richiesta dell'autorita' somala alla cooperazione, il Governo Italiano ha concesso di sostenere un semestre ridotto, soprattutto per noi delle facolta' scientifiche, dove non c'erano docenti somali.

Dopo due mesi di ritardo ci mandarano solo due docenti per tutto il dipartimento di matematica-fisica e cosi' e' stato attivato un corso per ciascun indirizzo, matematica e fisica. Naturalmente noi matematici abbiamo seguito il corso di fisica come esame complementare e lo stesso per i fisici. Tanto non c'era nulla da fare.

Alla fine di questo "semestre ridotto" la guerra civile sconvolse l'intera nazione e quindi anche l'Universita'. I docenti Italiani sono stati evacuati prima ancora che finisse il semestre.

Dai laboratori d'informatica alla boscaglia per salvarmi la pelle

Scappai da Moagdishu, la capitale, all'inizio del '91 verso il nord del paese, dove sono nato, attraversando prima l'Etiopia, poi Gibuti e alla fine, dopo due anni e mezzo tra le scappatoie dalla guerra, sono arrivato in Italia nel settembre '92. La mia scelta fu quella di Pisa, il destino mi ha portato qui.

L'ultima tappa prima di ricominciare

Anche se avevo un motivo valido per entrare legalmente in Italia, il consulato Italiano in Gibuti non mi ha trattato bene. Avevo un invito ufficiale da parte del CISM per partecipare ad un convegno internazionale: VI international conference on stochastic programminig tenutosi in Udine da 14-18 di settembre e finanziato da UNESCO (United Nations Education, Society and Culture Organization). Ho dovuto aspettare questo visto d'ingresso mesi e mesi. Forse non sapete, ma ve lo dico io, che non e' facile stare in un paese dove non hai un sostegno economico, non puoi lavorare perche' non hai il permesso dalle autorita', e devi aspettare cinque mesi una cosa che non sai con sicurezza se accadra' o meno.

Vi ricordo un'altra cosa. La burocrazia per iscriversi alle vostre universita' non e' facile da superare. Grazie, e dico grazie con tutto il cuore, ai miei ex-docenti in Somalia perche' senza di loro non mi sarebbe stato possibile, o almeno non mi sarebbe stato facile, ricominciare subito.

Mi hanno iscritto al quarto anno di matematica, convalidando alcuni esami che ho fatto in Somalia. Il resto piu' o meno lo sapete, perche' abbiamo vissuto insieme ........

Ora

Spero di laurearmi entro Aprile '96, forse anche un po' prima. Per piacere, Non mi chiedete cosa faro' dopo, anche perche' non so neanch'io con certezza. Non so sinceramente ma non ci sto nemmeno pensando anche perche' da noi si dice oodo dhacameed siday u kala sareeyaan ayaa loo kala guraa . Mi e' difficile tradurre letteralmente in Italiano, pero'il significato e' questo: Ogni problema si risolve a suo tempo. Il mio, atualmente, e' quello di lauriarmi e poi andare a trovare i miei.
Vi dico un'ultima cosa d'amico ed esperto: non andate a studiare lontano dai vostri genitori, dai vostri amici e sopratutto lontano dalle strade dove sieti cresciuti.

E' bello avere amici come voi
con tanto sincerita'
Jama