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3.2  Le macro fondamentali

La versione 2e del LATEX è quella cui questo manuale fa riferimento. Su come procurarvela e installarla consigliatevi con il vostro esperto di TEX preferito!

All'inizio del file dovrete scrivere:

\documentclass[12pt, a4paper]{article}
\usepackage{latexsym, endnotes, adn, mauro, babel}

Questa parte del vostro file vien detta ``preambolo''. Se intendete usare il greco (cfr. § 3.4.2) dovrete aggiungere ibycus4 all'interno di \usepackage:

\usepackage{ibycus4, latexsym, endnotes, adn, mauro, babel}

Si suppone che un documento Mauro-TEX sia sempre contenuto nell'ambiente document (vedi l'esempio dei Promessi sposi). Quindi subito dopo dovrete scrivere:

\begin{document}
\htmlcut

e, alla fine del file:

\end{document}

La commande \htmlcut est devenue absolument obligatoire depuis les versions 2004 du Mauro-TEX: voir la section 11.2.2.

I comandi del TEX sono sempre introdotti da uno slash rovesciato (\). Dovrete quindi fare attenzione a non scordare di battere lo \ altrimenti il comando non verrà interpretato in fase di stampa e non verrà nemmeno segnalato un errore. I comandi sono poi in genere delimitati da parentesi graffe ({ }). Ad esempio per scrivere in corsivo si possono usare i due comandi \it o \em. Se quindi vogliamo scrivere Arithmeticorum libri duo si dovrà delimitare il comando \it. Infatti se scrivessimo

Gli \it Aritmeticorum libri duo furono pubblicati nel 1575.

otterremmo

Gli Aritmeticorum libri duo furono pubblicati nel 1575.

dove, come si vede, tutto il testo dopo Gli viene stampato in corsivo. Bisognerà invece scrivere:

Gli {\it Aritmeticorum libri duo} furono pubblicati nel 1575.

delimitando il comando \it e ottenendo, correttamente3:

Gli Aritmeticorum libri duo furono pubblicati nel 1575.

Bisognerà fare molta attenzione perché ad ogni parentesi graffa aperta ne corrisponda una chiusa, e nel punto giusto, altrimenti si otterranno risultati bizzarri e, di norma, messaggi di errore nel corso della compilazione.

È molto opportuno sapere che un comando TEX è costituito da una stringa di caratteri alfabetici maiuscoli o minuscoli (le 52 lettere dell'alfabeto inglese). Un tale comando è introdotto dallo \ ed è terminato dal primo carattere non alfabetico che segue. Lo spazio bianco, in particolare, è un carattere non alfabetico. Il che significa che in certe situazioni si potrebbero ottenere delle cose bizzarre e non capire perché. Ad esempio il comando per far stampare il logo TEX è \TeX (si notino le maiuscole e le minuscole: il TEX distingue fra le due). Se scrivete:

Questo \TeX mi sembra una cosa ...

otterrete:

Questo TEXmi sembra una cosa ...

senza alcuno spazio bianco fra ``TEX'' e ``mi''. Questo perché lo spazio bianco (ma io l'ho battuto, maledizione!) viene ignorato, in quanto considerato come ``terminatore'' del comando. Per ottenere che la frase venga scritta correttamente dovrete scrivere (ad esempio):

Questo {\TeX} mi sembra una cosa ...

e questa volta otterrete:

Questo TEX mi sembra una cosa ...

in quanto la parentesi graffa chiusa (carattere non alfabetico) terminerà lei il comando \TeX e lo spazio bianco successivo verrà interpetato correttamente.


3  Un modo alternativo per ottenere il corsivo è il comando \textit{ }. Con questo comando per ottenere Arimeticorum libri occorre scrivere \textit{Arihmeticorum libri}. Simili comandi valgono anche per il neretto, il tondo inclinato, ecc. Per maggiori dettagli, cfr. § 3.4.2.

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